Si infittisce il mistero della sparizione di sette bare, con parte delle spoglie, da una cappella gentilizia appartenente a una famiglia di Vibo Valentia. I carabinieri, infatti, scartano qualunque ipotesi di messe nere o riti satanici. La pista investigativa ritenuta più credibile è quella di un tentativo di occupazione, da parte di ignoti, dell’intera cappella per mettere i propri defunti o della vendita dei “posti”.
A scoprire che qualcosa non andava, è stato un amico di famiglia, che ha notato che la scritta con i cognomi era stata rimossa e che il cancelletto della struttura era stato coperto da un telo che nascondeva un lucchetto nuovo. All’interno sarebbero state trovate tracce di lavori e in una busta una parte dei resti delle persone tumulate. Le lapidi erano state frantumate e le sette bare sparite nel nulla.
L’uomo che ha fatto la scoperta ha contattato un parente della famiglia, che vive in Toscana. Poi ha telefonato ai carabinieri i quali hanno avviato indagini per risalire ai responsabili che possono essere entrati nel cimitero anche nei giorni, se non nelle settimane precedenti, senza dare nell’occhio anche per via dell’assenza di telecamere. La cappella è stata sequestrata: la Procura procede per i reati di vilipendio di cadavere, danneggiamento e furto.
fonte: tgcom24.mediaste.it