Un cimitero non è un fatto qualsiasi nell’organizzazione territoriale; non si può rapportare alle altre componenti insediative che si collocano nell’agro. Niente a che vedere come “ingombro” psicologico più che fisico con zone produttive e attrezzature sportive, tantomeno con discariche e cave. Mentre le altre cose nel tempo possono cambiare, trasformarsi seguendo l’evolversi delle esigenze della società, il cimitero no: è immutabile, per qualche verso richiamando il suo essere duraturo l’eternità della vita ultraterrena. È una visione stonata il cimitero ormai in disuso che si scorge dalla superstrada in prossimità dello svincolo di Macchia d’Isernia circondato com’è da attività commerciali.