Andare a portare un fiore sulla tomba dei propri genitori, al cimitero di Opera, e scoprire che questa non c’è più. Al suo posto, una spianata di sassi. Le ruspe si erano portate via il monumento e il piccolo volto bronzeo della Madonna che lo adornava. Anna Maria Nobili, 77enne, insegnante logopedista in pensione, ha fatto l’amara scoperta proprio nel giorno dedicato al ricordo dei propri cari: “Sto ancora male se ci penso: è come se i miei cari fossero morti un’altra volta”. E accusa il Comune: “Avrebbero dovuto avvisarci della data della dissepoltura: era nostro diritto essere presenti. E invece dicono che non avevano il nostro indirizzo. Ma com’è possibile? Ho ricevuto comunicazioni sia via fax che raccomandata dai loro uffici fino al 2016. In che modo conservano i nostri dati?”.