Nella piccola città costiera di Zarzis, in Tunisia, il pescatore Shamseddine Marzoug, da circa dieci anni, si è preso l’impegno di recuperare e di prendersi cura dei corpi dei migranti che quasi ogni mattina ritrova arenati sulla spiaggia. Con l’aiuto degli agenti della Guardia Costiera e in accordo con le autorità della città, Shamseddine ha creato il “Cimitero degli Sconosciuti” dove seppellisce le vittime del mare nel tentativo di restituire loro una parte dell’umanità persa durante il viaggio sempre più difficile e violento compiuto per raggiungere l’Europa. Ad oggi nel Cimitero sono presenti le spoglie umane di più di 400 persone, per la maggior parte orginarie dell’Africa subsahariana. I corpi hanno trascorso molto tempo in mare prima di riaffiorare a Zarzis: alcuni sono mutilati, altri deformi, ma Shamseddine li seppellisce tutti per cercare di restituire loro una dignità.