Avviata dall’Amministrazione Comunale di Bagheria una rotazione del personale e la sospensione dei dipendenti coinvolti, a vario titolo, nell’inchiesta “Caronte” che ha fatto luce sul racket della compravendita dei loculi al cimitero. “Saremo risoluti e inflessibili nei confronti di coloro che si sono macchiati di un reato così grave come il vilipendio di cadavere” dice il segretario generale Daniela Amato. “È stato un duro colpo e un dolore immenso per tutta la comunità bagherese e di questo occorre tener conto“. Nei giorni scorsi i carabinieri hanno scoperto un giro di tangenti per spostare le salme e fare spazio a nuove sepolture. Le altre venivano gettate in una fossa comune. Un’operazione che portò a dieci arresti in totale. Le indagini sono state portate avanti da maggio 2017 fino allo scorso aprile. I carabinieri hanno passato al setaccio una serie di documenti del Comune scoprendo “l’esistenza di un’associazione per delinquere“.