Il cimitero di Noviglio è piccolo, all’ingresso c’è un grande piazzale per le macchine, gli altri tre lati danno sull’aperta campagna. I muretti bassi, in alcuni punti, consentono facilmente di accedere all’interno, almeno a chi non ha scrupoli a violare la sacralità del luogo. Così, pochi giorni fa, qualcuno si è introdotto all’interno del cimitero e ha portato via una trentina di crocifissi. Anzi, di statue che rappresentano Gesù, perché la croce in acciaio l’hanno lasciata appesa ai colombari. Brutta sorpresa per chi è andato a trovare i propri cari e si è trovato senza statuina. Una raffigurazione realizzata probabilmente in bronzo, o in una lega di metalli. Tradotto: pochi euro di valore, molto meno di quello affettivo. Un episodio che non ha lasciato insensibile il Comune: il sindaco Nadia Verduci si è fatta personalmente carico di raccogliere le segnalazioni e andare dai carabinieri di Binasco per denunciare l’accaduto, facendosi portavoce dei tanti anziani e familiari dei defunti che hanno subito il furto della statuina. Un fenomeno, quello dei furti nei cimiteri, che ha riguardato anche “altri luoghi della zona. Visti i ripetuti e odiosi episodi perpetrati anche in altri comuni, abbiamo chiesto alle forze dell’ordine un ennesimo, ulteriore, sforzo per incrementare i pattugliamenti”. Il sindaco annuncia anche la sostituzione della telecamera che era posizionata sul piazzale con una tecnologicamente più avanzata, ad alta definizione. Un occhio elettronico che tuttavia avrebbe potuto aiutare poco le indagini per rintracciare i colpevoli, entrati di nascosto dall’aperta campagna, alle spalle della telecamera. Il primo cittadino annuncia un’operazione sicurezza che passa anche dal progetto di installare altri occhi elettronici ai varchi cittadini, con lettura delle targhe per monitorare tutti gli ingressi in paese. “I furti nei cimiteri sono gesti che condanno con forza, messi in atto da persone senza scrupoli che non si fermano neanche davanti alla sacralità del luogo. Chiedo a tutti i cittadini di aiutarmi segnalando alle forze dell’ordine qualsiasi azione sospetta”.
