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20mila mussulmani nel Piacentino, serve un cimitero islamico.

Sono 20mila i mussulmani residenti nella provincia di Piacenza che rischiano di «vedersi sottratto il diritto al lutto». Nel nostro territorio, infatti, non sono presenti cimiteri per la fede islamica. A farsi portavoce di questa istanza è il giovane Yassine Baradai, direttore della comunità islamica di Piacenza e nuovo segretario generale dell’Unione comunità islamiche d’Italia. «Nel Piacentino, gli islamici stanno invecchiando: i decessi aumentano, anche perché molti di loro svolgono lavori usuranti. L’assenza di un cimitero riservato ai mussulmani incide negativamente nel momento in cui la famiglia non può piangere il morto vicino a sé, essendo spesso costretta a rimpatriare il defunto per garantirgli una sepoltura rispettosa della sua religione». Rispedire la salma nei paesi d’origine è una pratica onerosa, con un costo compreso tra i 2mila e i 3mila euro. Ad oggi, per un cittadino mussulmano che abita a Piacenza il cimitero più vicino si trova a Milano. «La maggior parte purtroppo deve ricorrere al rimpatrio.

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