Il termometro segna oltre i 30 gradi a Terni, ma chi vive a ridosso del cimitero da due giorni è costretto a rimanere in casa con le finestre sigillate per colpa dell’odore nauseabondo che si sprigiona da alcune bare, ora vuote, riesumate e poi abbandonate provvisoriamente all’aria aperta in un cortile interno del camposanto, a pochi metri da alcune abitazioni. “Viviamo sigillati in casa: l’odore terribile sprigionato da queste bare entra nelle abitazioni ed a tratti è impossibile respirare. C‘è anche chi ha accusato mal di testa e mal di stomaco”. Sono stati chiamati la polizia municipale, il 112 e il 113, che hanno spiegato ai residenti l’origine del problema: manca il bidone all’interno del quale dovevano essere smaltite le bare. Intanto, di fronte alle proteste dei residenti, l’area è stata comunque disinfettata e alcune delle bare sono state coperte con dei sacchi.