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Modena. Degrado al cimitero: risse, spaccio e giacigli di fortuna.

San Cataldo, dove sorge il cimitero monumentale cittadino, è un luogo sacro e di raccoglimento. Eppure proprio lì, nel parcheggio laterale all’ingresso dove si affaccia anche la chiesa della Madonna del Murazzo, fuori dalle mura di cinta dello storico camposanto, degrado, risse, urla, vite allo sbando, regnano sovrane. Pier Luigi Garofalo, uno dei due fiorai del cimitero, episodi come quello accaduto sabato all’ora di pranzo, quando due giovani nigeriani si sono affrontati a colpi di cacciavite per questioni probabilmente legate allo spaccio, sono la quotidianità. “Ho sentito le urla, ma non ci ho fatto caso più di tanto perché qui accade tutti i giorni; litigano, si ubriacano, scoppiano risse; non sono andato a vedere cos’era successo esattamente perché purtroppo qui è normale. In dieci anni che sono qui la situazione è peggiorata notevolmente. La gente viene sempre meno al cimitero perché non ha piacere di passare in mezzo a tutta quella gente che bivacca sdraiata per terra. Occorrono più controlli perché il cimitero è un luogo sacro che appartiene a tutti. O, almeno, così dovrebbe essere”.

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