Il Comune non autorizza l’inumazione dell’urna con le ceneri del padre nella tomba dove da anni riposa la moglie, nel cimitero di San Quirino: i figli della coppia decidono allora di rivolgersi al Tar, impugnando il diniego per cercare di rispettare la volontà del papà. L’amministrazione del sindaco Gianni Giugovaz, da parte sua, resisterà in giudizio.
Il contenzioso ruota attorno all’interpetazione della legge quadro regionale che lo scorso anno ha autorizzato l’inumazione delle ceneri dei defunti nei campi comuni per motivi di ricongiungimento con un altro defunto parente prossimo, normando una pratica che in alcune realtà già avveniva nei fatti. Nel regolamento comunale di polizia mortuaria di San Quirino, però, questa possibilità è vietata e, secondo la posizione del Comune, inserirla è una scelta discrezionale dell’ente.
«È cioè una facoltà che la Regione, da noi interpellata, ha confermato di riconoscere agli enti locali», dicono dal mucipio. Per i figli di questa coppia questo però significa contravvenire a un desiderio del padre, scomparso a inizio anno e le cui ceneri sono conservate secondo legge nella funeral home dell’agenzia di pompe funebri in attesa di riunirsi alla salma della moglie. Da quanto appreso, inoltre, altri Comuni della provincia, anche limitrofi a San Quirino, a fronte di simili richieste avrebbero già autorizzato tale pratica “in deroga” ai propri regolamenti e alla luce della nuova legge.