L’iter è stato lungo, anche per superare i diversi intoppi della burocrazia, ma è bastato attivare il telefono dell’ufficio di San Biagio e alla Arcobaleno Cremazioni, società nata nel Padovano, sono arrivate decine di chiamate. Da agosto ad oggi, da quando il forno crematorio per animali domestici di San Biagio ha iniziato a funzionare, è stato un continuo crescere di richieste di intervento. Cani soprattutto, ma anche gatti ed altri piccoli animali da compagnia che i proprietari trevigiani, ma anche veneziani e qualche bellunese, non volevano venissero “smaltiti” (pare brutto, ma questo è il termine), con altre carcasse dopo la loro morte.