Altro che sottoterra. C’è un posto dove le bare vengono tenute in bella mostra, “incastonate” sul lato brullo di una montagna, a picco sulla foresta, per facilitare il passaggio delle anime verso l’aldilà. Stiamo parlando di Sagada, città dell’isola di Palawan, nelle Filippine, perfetta per chi ama le atmosfere macabre e dissacranti. È così che gli Igorot, la popolazione residente nella regione montuosa di Sagada, onoravano i morti, costruendo delle bare di legno che venivano personalizzate per poi essere issate sulla montagna. Una pratica che voleva difendere le salme dalle inondazioni e dagli animali, oltre che simbolicamente offrirle al cielo. Le bare che si possono ammirare oggi nella Echo Valley hanno più di un secolo: un rituale unico al mondo, in grado ancora oggi di stupire. I turisti non possono avvicinarsi troppo al cimitero verticale: solo la famiglia del defunto ha il diritto di toccare la bara, ma esiste un sentiero sterrato e scosceso che porta ai piedi della parete funeraria. Insomma, un panorama distante anni luce dai paradisi costieri di Palawan, una delle isole più belle al mondo, con i suoi atolli corallini e baie incontaminate nascoste tra le scogliere e un mare color smeraldo, in cui vale la pena addentrarsi per conoscere meglio l’identità e la sacralità dal posto.
fonte: www.lastampa.it