Una piramide svetta davanti al Monumentale. “È una stele che collega cielo e terra, fatta di materia soda e buchi profondi. Indago l’armonia degli opposti, l’equilibrio fra bene e male, freddo e caldo...”. Così Kengiro Azuma, lo scultore giapponese che viveva alla Bovisa, amava descrivere la famosa MU-141 esposta nel cimitero dove ora sarà ricordato. Il suo nome è il primo dell’elenco delle 15 personalità che il 2 novembre saranno iscritte nel Pantheon di Milano. La decisione è stata presa all’unanimità dalla Commissione consultiva per le onoranze al Famedio. Lunedì, inoltre, il Consiglio comunale ha approvato la tumulazione nel Famedio del Monumentale delle ceneri dell’oncologo Umberto Veronesi scomparso un anno fa.