Le pompe funebri in città confermano sia la saturazione dei cimiteri tolmezzini sia l’opportunità di pensare a un impianto crematorio di Carnia per coloro che, sempre più numerosi, optano per tale scelta. Alle Onoranze funebri Piazza, che effettuano la maggior parte dei servizi in Carnia, il titolare, Ubaldo Piazza, osserva:”le cremazioni che ci vengono richieste in un anno sono circa un centinaio su 350 e sono in continua crescita“. Gli impianti in funzione però sono solo a Cervignano e Udine e l’attesa, viste le richieste da tutta la provincia, arriva a venti giorni. Per Piazza un impianto crematorio in Carnia ci starebbe tutto, magari anche realizzato con una partecipazione pubblico-privata, pur di venire incontro all’esigenza dei familiari dei defunti di veder notevolmente ridotti i penosi tempi di attesa. E avrebbe una funzione ben oltre la Carnia. Per quanto riguarda i cimiteri di Tolmezzo, sette in tutto, rileva che ormai sono così carichi da creare sempre più problemi nella messa a dimora delle salme. Anche a La Sindone di Tolmezzo parlano di difficoltà a trovare loculi, ossari e cinerari nei cimiteri di Tolmezzo e delle frazioni e di aumento crescente della richiesta di cremazioni. “A Udine ci può volere anche un mese. Ci stiamo rivolgendo a Cervignano. Ci sono troppe salme in attesa al cimitero di Tolmezzo e nelle cappelle dei cimiteri di paesi. Siamo a rischio collasso“.
fonte: www.m.messaggeroveneto.gelocal.it