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Palermo. La nipote dei Florio sulla tomba di famiglia: degrado e abbandono.

Mura scrostate, infiltrazioni d’acqua, gradini distrutti. La cappella dei Florio è stata riaperta al pubblico nei giorni scorsi per poche ore, insieme alla cripta dove sono sepolti il capostipite dell’illustre famiglia di imprenditori e mecenati, Vincenzo Florio (1799 -1868) e suo figlio, il senatore Ignazio Florio senior morto nel 1891, lo stesso che commissionò il mausoleo all’architetto Giuseppe Damiano Almejda. Una cerimonia voluta da Costanza Afan  De Rivera, nipote di Ignazio junior e di donna  Franca Florio che riposano nella cappella insieme ad altri componenti della famiglia, e figlia di Giulia, l’ultima a portare il prestigioso cognome. “Ho voluto mostrare a tutti la cappella e la cripta per far vedere lo stato in cui si trovano nonostante siano un monumento vincolato”, dice lei, diventata da qualche settimana cittadina onoraria di Palermo. Ogni anno, nel giorno dell’Epifania, nella chiesa del cimitero monumentale di Santa Maria di Gesù si tiene una messa in ricordo dei Florio.

fonte: palermo.repubblica.it

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