”Non ero legatissimo a Luigi Tenco e forse gli preferivo Sergio Endrigo, ma le sue canzoni, anche riviste oggi, erano molto belle’‘. È un passo dell’intervista a Francesco Guccini nel libro “Forse non sarà domani” di Mario Campanella e Gaspare Palmieri dedicato al grande artista che uscirà il 27 gennaio per il cinquantesimo anniversario della morte. ”Non so perché andò a Sanremo – dice Guccini – e il confine tra andarci e non andarci è sempre stato labile. Del resto, da Vasco a Vecchioni, sono state tante le esperienze di quel festival che non avevano corrispondenza con la qualità dei cantautori”. Per Guccini ”il suicidio di Tenco resta inspiegabile, forse la storia con Dalida, anche se il fratello mi ha sempre detto che fu ammazzato”. Il libro ha una parte con un Io narrante che riporta Tenco in vita a commentare le sue canzoni e un’analisi della personalità dalla quale emerge che l’artista non soffrisse di depressione. Un suicidio, anche se alcune interviste non escludono altre ipotesi.
fonte: www.ansa.it