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Termoli. Choc al cimitero: bara galleggia nell’acqua.

Giovanna Cataudella è la mamma di Luca, morto nel terribile incidente di Natale di sei anni fa in via Udine. Martedì scorso ha deciso di far disseppellire la bara per cremare i resti del figlio, “visto che non mi è stato possibile costruire una cappella”. Ma quando il tombino interrato è stato aperto, una immagine sconvolgente: la bara galleggiava su due metri d’acqua, completamente rovinata. “Ho vissuto un secondo calvario – racconta la donna straziata dal dolore e dalla rabbia – e umiliazioni continue perché la bara faceva schifo ai dipendenti dell’impianto di cremazione, che non volevano nemmeno prenderla”. Una storia che Giovanna ha scelto di raccontare anche per altri defunti che potrebbero trovarsi nelle stesse condizioni.

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