Una società che non rispetta i morti non merita di sopravvivere. Ne era convinto Ugo Foscolo nei Sepolcri, ma prima di lui gli esempi nella storia sono innumerevoli. Persino Achille, che ha giurato a Ettore morente di lasciare il suo corpo in pasto alle belve feroci, finisce poi per piegarsi davanti alle lacrime di Priamo restituendo al vecchio re di Troia il cadavere affinché questi possa dare al figlio delle degne esequie. Vibo Valentia, che ha una storia gloriosa ed antica di tutto rispetto, negli ultimi anni alcuni insegnamenti sembra tuttavia averli del tutto dimenticati. Perché i propri cari non si rispettano di certo se il luogo in cui riposano nella pace eterna somiglia esternamente sempre più ad un’area abbandonata piuttosto che ad un cimitero. Le erbacce in alcuni punti hanno infatti superato il mezzo metro di altezza ed in altri si sono unite a quelle che fuoriescono dall’interno.
Cimitero Vibo: fra erbacce altissime e muri imbrattati da “artisti incompresi”.
13 Settembre 2016, 05:28
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