Accadeva nel… passato che si potessero manomettere i monumenti artistico-storico-archeoligici, senza colpo ferire, quasi con beneplacito di chi di dovere, anzi il tutto ammantato da malcelata ipocrisia, ostentata (e soltanto ostentata) da millantata cultualità, culturalità e musealità. É bene ribadirlo, ciò “succedeva”… in altri tempi che, oggi….è oggi! In merito riportiamo, innanzitutto, quanto è scritto sul muro imbiancato del soccorpo della basilica preromanica di S.Maria di Siponto, ovvero la “Sipontina”; dall’iscrizione si rileva che nel 1745 fu portato alla luce un sarcofago ritenuto pieno di tesori. In effetti, però, rotto il coperchio dello stesso sarcofago si rinvenne solo lo scheletro di uomo d’arme, Em.Tulliano, duce delle armi, con la data 595, personalità storicamente certa, di cui si ha riferimento nella epistola di papa S.Gregorio Magno al vescovo sipontino Vitaliano. A segutito di tanto, nel 1770, il sarcofago fu deposto nel soccorpo (dove ancora lo si riscontra) e, successivamente, nel 1840, si provvide ad effettuare la scritta che qui appresso si riporta.
Mandredonia. “Rumore” a Siponto per la profanazione del… sarcofago di Em. Tulliano.
30 Agosto 2016, 07:37
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