In un angolo di Roma, a lato della Piramide Cestia, c’è il cimitero acattolico per gli stranieri al Testaccio, un luogo che come indica il nome stesso accoglie le spoglie dei non cattolici stranieri e che è nato dopo l’emanazione di una legge pontificia che impediva la sepoltura in terra consacrata di tutti i non cattolici e quindi di ortodossi, ebrei, protestanti e così via, ma anche dei suicidi che venivano inumati fuori dalla mura delle città.