Il 1992 è stato un anno importante per la storia d’Italia. Il 23 maggio, alle 17.58, l’auto di Giovanni Falcone e della sua scorta è stata fatta esplodere sull’autostrada A29, proprio in prossimità del punto che darà il nome all’evento di cui quest’anno ricorre il 26° anniversario: la Strage di Capaci. Pochi mesi dopo, il 19 luglio, perderà la vita in un altro attentato anche Paolo Borsellino: è la Strage di via d’Amelio. Il 23 maggio Palermo ricorderà le vittime della mafia con una serie di eventi patrocinati dal MIUR. Il nome dell’iniziativa? #PalermoChiamaItalia. Centinaia di alunni delle scuole siciliane accoglieranno al Porto di Palermo la “Nave della Legalità”, che avrà a bordo studenti provenienti da tutta Italia. Insieme si sposteranno verso i diversi punti della città sedi delle iniziative: l’Aula Bunker, luogo simbolo del Maxiprocesso a Cosa Nostra, nel carcere dell’Ucciardone di Palermo, dove si terrà il momento istituzionale della manifestazione; Piazza Magione, piazza simbolica della città di Palermo nel quartiere Kalsa, che ospiterà oltre 7.000 studentesse e studenti, associazioni operanti nel campo della legalità e del sociale e Forze dell’ordine che svolgeranno attività educative e laboratoriali per i giovani e per i cittadini presenti; le scuole di Palermo, che proporranno iniziative sui temi della legalità. Partiranno poi due cortei, uno da Via D’Amelio e uno dall’Aula Bunker, che confluiranno all’Albero Falcone, dove si terrà la cerimonia e alle 17.58, ora della strage di Capaci, verrà eseguito “Il silenzio” in onore delle vittime.