Si è tolta la vita a 14 anni Ammy “Dolly” Everett, bimba prodigio della televisione australiana, protagonista, qualche anno fa, di una serie di spot che pubblicizzavano i cappelli tipici dell’Australia per una nota azienda locale. Si è uccisa perché a causa di quella pubblicità è stata bullizzata, insultata, trattata come un rifiuto umano dai cyber bulli, dagli hater che nell’inutile cornice della loro cameretta non fanno altro se non offendere e mortificare il prossimo via web, grande o piccolo che sia, uomo o donna, in grado di difendersi o del tutto impreparato alla gratuita ondata di odio nei suoi confronti.