Non sono ancora passati due mesi dalla morte di Charles Manson che già infuria la lotta per un’eredità che potrebbe garantire a chi ne guadagnerà il diritto migliaia di dollari di entrate. Il santone hippie condannato all’ergastolo come mandante di nove omicidi avvenuti a Los Angeles nel 1969, tra i quali quello dell’allora moglie di Roman Polanski, Sharon Tate, può contare su un nutrito stuolo di ammiratori, diffusi in tutto il mondo, alcuni dei quali sono pronti a sborsare cifre importanti per assicurarsi gli oggetti appartenuti al leader della “Family” durante decenni di detenzione, o i quadri da lui dipinti dietro le sbarre.