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Roma. Cimiteri allo stremo: “Non c’è posto: centinaia di bare in attesa”.

Il trasferimento delle salme dal cimitero Flaminio al Verano non è un problema di incremento di decessi, perché, anzi, i numeri sono diminuiti rispetto ai tempi passati: è una questione che Ama si trascina storicamente, perché non riesce a smaltire le salme che ha nei depositi dei cimiteri“. A parlare è un operatore di pompe funebri romana, che ha commentato così la notizia della difficoltà nei cimiteri romani di smaltire le salme che devono essere cremate, creando lunghe attese con decine di bare in attesa.
La decisione è stata quella di trasferire tutte le salme destinate alla cremazione nel cimitero del Verano, con maggiori costi per il cittadino, perché poi devono essere nuovamente trasportate nel cimitero di assegnazione. Un problema che non riguarderebbe gli spazi, ma una questione prettamente di carenza di personale: “Hanno licenziato quindici persone sei mesi fa e non le hanno reintegrate. Ama non ti permette di fare le cremazioni fuori dal Comune di Roma, se non con una tassa di 250 euro. La situazione è questa, ma non credo che nelle altre città avvenga ciò che avviene da noi“.

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