Che José Luìs Chilavert sia un personaggio fuori dalle righe, è un dato noto. L’ex portiere paraguaiano, quasi 650 presenze con i club tra Paraguay, Uruguay, Francia, Spagna e Argentina, ha parlato delle proprie volontà dopo la morte. Ospite di una trasmissione televisiva ha spiegato i piani che i suoi parenti dovranno portare a termine dopo la sua dipartita: “Ho detto a mia moglie e a mia figlia che voglio essere cremato e che le ceneri vengano disperse davanti alle porte del terreno di gioco del José Amalfitani, così da poter stare sempre con la gente del Velez“. Ma non basta, perché Chilavert ha anche spiegato le modalità per lo spargimento delle ceneri: “Voglio che vengano divise. Una metà deve andare in una curva e l’altra in quella opposta. Così una volta ogni quindici giorni potrò essere con la mia gente, con i tifosi del Velez”. Amore immortale, quello che lega Chilavert e il Velez. Così il portiere paraguaiano vuole suggellarlo anche dopo il suo decesso. Nessun campanello d’allarme: il 53enne paraguaiano, star della sua Nazionale negli anni ’90, è in buone condizioni di salute, fatta eccezione per qualche chilo di troppo. Semplicemente, ha confessato che sa già cosa vuole che accada una volta che sarà arrivata la sua ora. Per il momento del funerale, l’ex portiere del Velez ha anche scelto la colonna sonora. Ad accompagnarlo per l’ultima volta desidera infatti i brani che ascolta tutti i giorni: “My Way” di Frank Sinatra, “The Show Must Go On” dei Queen e “Forever Young”. Parola di Chilavert. Mai banale, anche quando si parla dei piani dopo il suo percorso terreno.