Nuovo round per il tempio crematorio. I “no” di Prato e di Montemurlo, arrivati nel giro di 24 ore l’uno dall’altro non meno di una settimana fa, non spaventa la Socrem, la società per la cremazione di Prato che torna alla carica insieme a Confindustria. “È una battaglia di civiltà”, dicono i sostenitori del tempio crematorio. Ed è così che nel palazzo dell’Industria si sono radunati i rappresentanti della Socrem insieme al consorzio dei soci di Confindustria Toscana Nord, disposto a finanziare e a sostenere il progetto da tre milioni di euro per la realizzazione dell’impianto. Erano stati l’assessore all’ambiente Filippo Alessi e poi a ruota il sindaco di Montemurlo Mauro Lorenzini ad escludere la possibilità di realizzare un impianto nei due territori. I motivi del “no” sono legati alla vicinanza con le abitazioni per quanto riguarda Montemurlo e alla presenza di troppe industrie e di impianti come per Prato.