La circolare inviata ai direttori generali dell’Ausl e del Policlinico è chiara. La Direzione Sanitaria Regionale ricorda che le pratiche di trattamento dei defunti in ospedale devono essere separate: il personale sanitario non può più svolgere attività di vestizione o di trucco delle salme e le agenzie funebri devono fare il loro lavoro separate dai sanitari. Sono due attività che devono restare distinte. Diversamente le conseguenze sono quelle emerse nel corso del processo contro la necrofora di Baggiovara pochi giorni fa condannata per tentata estorsione: risulta aver chiesto denaro per accelerare la sistemazione della salma e anche “regali” dalle agenzie per i suggerimenti fatti ai parenti del defunto. Eppure, nonostante questo esito che riconosce la realtà di certe pratiche corruttive al suo interno e addirittura nonostante la condanna in solido a risarcire la parte civile al processo, l’Ausl di Modena non ha ancora fatto nulla. E neanche il Policlinico.