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Cagliari. Infermiera deceduta, ma senza parenti: l’Ordine e i colleghi pagheranno la sepoltura.

Un’incredibile storia accaduta ad una infermiera ha dato il via ad una gara di solidarietà. Daniela Ungurasu, morta pochi giorni prima di Natale, risulterebbe allo stato attuale priva di parenti fino al quarto grado. Il suo corpo giace pertanto da oltre 3 mesi in una cella frigorifera del Policlinico di Monserrato, poiché nessuno ha accettato di accollarsi il costo della sepoltura. Una gara di solidarietà è stata indetta da amici e colleghi, per ottenere i soldi necessari per le esequie. La donna, di origine rumene, è deceduta il 17 dicembre nella propria abitazione. Dopo l’esame autoptico però, nessuno ha reclamato la salma. Viene così inoltrata una richiesta di informazioni all’ambasciata della Romania in Italia. In data 16 marzo scorso, il Comune di Cagliari e la direzione medica del Duilio Casula ricevono questa risposta: “Il Ministero dell’interno romeno-Direzione Generale Passaporti ci ha informato che all’indirizzo di domicilio in Romania della defunta non sono stati identificati parenti prossimi”. Anche l’Ordine degli Infermieri di Cagliari è intervenuto sulla vicenda. “Una storia inquietante e assurda: so che Daniela ha avuto esperienze lavorative al Policlinico, al Marino e in qualche casa di cura. Appena ho saputo della sua storia, ho cercato di capirci di più e di cercare un suo parente”, spiega Claudio Pirarba, 53 anni, infermiere e tesoriere dell’Ordine professionale degli Infermieri della provincia di Cagliari. “La risposta dell’ambasciata rumena ci ha permesso di poterle garantire una degna sepoltura, sennò Daniela sarebbe stata messa in una fossa comune e senza la possibilità di riesumare il suo corpo. Gli ortodossi tengono molto al culto dei morti. Abbiamo anticipato di tasca nostra il costo del funerale, 2700 euro”.

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