È di pochi giorni fa la notizia della scoperta degli atti osceni che un impiegato dell’obitorio ha effettuato col cadavere di una star di reality show russi, Oksana Aplekaeva. La donna è stata uccisa in circostanze misteriose, il suo corpo trovato e identificato dopo giorni dalla morte, e successivamente riesumato per consentire alla polizia di trovare nuove prove sul suo omicidio. Proprio a seguito della riesumazione del cadavere si è scoperto che il corpo di Oksana Aplekaeva era stato violato post-mortem e che il materiale biologico ritrovato appartiene al 37enne Alexander, che lavorava come tecnico nell’obitorio. Alexander è stato licenziato, ma non perseguito, perché non esistono leggi, in Russia, che prevedano queste circostanze. Non ci sono parole per descrivere il disgusto che si prova a sfiorare solamente l’idea della violazione di un cadavere. La psicologia, però, ci dà un’idea di cosa sia la necrofilia perché, anche se come società non possiamo accettarla, possiamo almeno capirla.