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Milano. La nipote del clochard morto: “Aveva una casa e i documenti con sé: nessuno ci ha avvisato”.

Accade che in una città come Milano, al Pronto soccorso del Fatebenefratelli, il giorno 15 dicembre alle ore 18.45 giunge una persona in stato di assideramento. “La persona in questione è mio zio; è quel tipo di persona che comunemente viene chiamato barbone e come tale si pensa essere solo al mondo. L’ospedale non ci ha informato del suo ricovero e neanche del suo decesso avvenuto 30 ore dopo. Ne siamo venuti a conoscenza perché il 17 dicembre, giorno della sua morte, inconsapevoli dell’accaduto, lo abbiamo insistentemente cercato: a casa sua senza trovarlo; nei luoghi del centro di Milano che era solito frequentare senza trovarlo; chiamandolo al cellulare senza avere risposta”.

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