Come è ormai noto ai più, Dante Alighieri è una vera e propria superstar, al pari di cantanti e musicisti. Da tempo, infatti, il poeta toscano padre della lingua italiana ha assunto al ruolo di simbolo della cultura italiana nel mondo, qualificandosi al pari di un’icona pop nell’immaginario italiano e non solo. Non stupisce, quindi, che ben al di là di ambiti specialistici, masse di turisti da tutto il mondo si riversino presso la tomba dove sono contenute le sue spoglie mortali, a Ravenna, per lasciargli un messaggio, posare qualche fiore, omaggiare l’icona della lingua “in volgare”, crocevia di tutta la tradizione letteraria italiana. E non solo. E così, da qualche tempo, un nastro blu impedisce l’accesso alla tomba del Sommo Poeta. I turisti sono costretti a fermarsi delusi davanti al sepolcro, sulla soglia, nonostante si sia nell’anno delle celebrazioni della morte dell’autore della Divina Commedia. Come è ovvio che sia, non mancano le proteste, le lettere, le polemiche.