fbpx

Eutanasia per depressione: la Svizzera è sotto accusa.

Un depresso può essere assimilato a un malato “incurabile e terminale”? E, se sì, ha diritto all’eutanasia in Svizzera? Domande su cui toccherà fare chiarezza alla magistratura italiana. Ma sarà una “chiarezza” piena di ombre. Frutto di un vuoto legislativo che nel nostro Paese è particolarmente vergognoso. Anche per questo va apprezzato il coraggio della Procura di Como che ha deciso di indagare sulla morte cercata (e trovata) in una “clinica specializzata” da un ingegnere comasco che, all’età di 62 anni, ha optato per il suicidio assistito. Il suo male oscuro si chiamava depressione: una bestia malvagia i cui graffi possono essere compresi solo da chi li ha provati sulla propria pelle.

continua a leggere

Condividi