Cernie e ricciole aggrediscono i corpi dei migranti rimasti intrappolati in un peschereccio affondato a 60 metri di profondità a 15 miglia dalle coste libiche. Sono impressionanti le immagini riprese dai mezzi dei sommozzatori della Marina che dieci mesi dopo sono riusciti a recuperare sei delle decine di salme di migranti rimasti vittime di un naufragio.
I corpi dei migranti aggrediti dai pesci. Recuperate sei salme da un barcone affondato l’anno scorso davanti la Libia.
28 Giugno 2016, 04:10
nessun commento