Li chiama “gli uomini neri“. L’hanno violentata, costretta a costruire ordigni esplosivi e quando, dopo un anno e otto mesi di schiavitù, è riuscita a fuggire assieme a due compagne di sventura, è tragicamente finita su una mina artigianale: le sue amiche sono morte dilaniate, lei è rimasta ferita, sfigurata e ora rischia di perder un occhio. Ma dopo tanto orrore, quei diavoli neri non li vuole dimenticare: “Voglio che tutti sappiano“.
Isis. La schiava delle bombe: “Così costruivo ordigni di morte”.
11 Maggio 2016, 12:04
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