Assolto “perché il fatto non sussiste” il dipendente dell’obitorio che era finito sotto processo, con l’accusa di corruzione, per i venti euro ricevuti in cambio della vestizione di un defunto.

Assolto “perché il fatto non sussiste” il dipendente dell’obitorio che era finito sotto processo, con l’accusa di corruzione, per i venti euro ricevuti in cambio della vestizione di un defunto.