L’AcegasApsAmga, la società che per conto del Comune gestisce i servizi cimiteriali, fa mea culpa e ammette l’errore, almeno parzialmente. È stato un loro addetto a incappare nel tragico equivoco tra i due cadaveri che avevano lo stesso cognome. L’operatore aveva prelevato dalla cella frigorifera il corpo della settantenne Vera Vidali, che poi è stata cremata con tanto di funerale, anziché quello di Nivea Vidali. Un clamoroso caso di macabra omonimia avvenuto nelle scorse settimane nell’obitorio di via Costalunga scoperto in questi giorni quando i familiari di Vera si stavano preparando per le esequie della propria cara.
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