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Pavia, morti profanati: l’assessore chiede scusa.

Un uomo che, in camice bianco e mascherina verde, sta frantumando ossa umane in un contenitore di metallo, all’esterno del forno crematorio. È una scena da incubo quella che si è presentata agli occhi di una pavese in visita al cimitero di San Giovannino. E per quell’episodio, ieri l’assessore ai servizi cimiteriali, Giuliano Ruffinazzi, ha ricevuto la signora e si è scusato con lei. L’episodio risale allo scorso inverno, ma Rita Troni Abbiati ha deciso di renderlo pubblico solo ora. In visita ai suoi cari in compagnia del marito, la donna riferisce di avere visto, appena fuori dalla porta del forno crematorio, un uomo che batteva con forza un arnese sul contenuto di una cassettina metallica. Avvicinatasi, la signora si è resa conto che l’operatore stava sminuzzando ossa umane. Una procedura che viene seguita quando le ossa più grandi non si spaccano durante la cremazione e di conseguenza è necessario frantumarle per inserirle nell’urna cineraria. Procedura “normale” all’interno dei locali del forno, condotta macabra e, per chi vi assista, sconvolgente se viene tenuta alla luce del sole.

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