“Non più grigie lapidi di pietra, ma alberi vivi a formare un bosco”: così gli ideatori di Capsula Mundi immaginano i cimiteri del futuro. Nel corso dei secoli le varie culture hanno sviluppato diversi approcci al tema della morte, che però spesso rimane un tabù difficile da trattare. Capsula Mundi si propone di andare oltre il tabù e di affrontare la morte come un ricongiungimento con la natura, un approccio che non si limita alla filosofia, ma si propone di dare una soluzione ecologia e a ridotto impatto ambientale.
Presentato per la prima volta nel 2003 al Salone del Mobile di Milano, si tratta di un progetto volto a ridisegnare la sepoltura: le bare di legno vengono sostituite da contenitori, o capsule, biodegradabili, a forma di uovo, dentro i quali viene adagiato il corpo del defunto in posizione fetale o, in alternativa, le sue ceneri. Al di sopra viene poi piantato un albero che verrà curato da parenti e familiari.