Questo il numero drammatico che racconta una delle tante conseguenze del Covid-19, ma che lascia ancora più scossi perché riguarda i più giovani. Lo studio è dell’ospedale Bambino Gesù di Roma e lo racconta il dottor Alberto Ferrando, presidente dell’associazione pediatri extra ospedalieri liguri.
Il dottor Ferrando da tempo definisce bambini e ragazzi come “i grandi dimenticati di questa società”. Da mesi ormai sono in aumento i disagi psicofisici nei più piccoli, ma anche nei ragazzi più grandi. “A causa di questo periodo di difficoltà e soprattutto dell’isolamento sono aumentati gli atti autolesionistici, ma anche disturbi mentali come l’irritabilità, l’ansia, il sonno disturbato, problemi di alimentazione, violenza intra familiare“. Un malessere iniziato durante il lockdown e che continua con l’impossibilità di muoversi liberamente come prima. La solitudine i ragazzi la raccontano soprattutto con l’assenza della scuola che non può essere risolta con la sola didattica, in più a distanza, soprattutto durante l’adolescenza, e con l’impossibilità di praticare sport come una volta. “Nel futuro dovremo avere a che fare con disagi psicologici e psichici, ma anche educativi: per questo è fondamentale tenere gli occhi aperti, osservare i cambiamenti, parlare con i propri figli e chiedere aiuto“.
fonte: primocanale.it