Da questa settimana a Roma le cremazioni dei defunti diventano a numero chiuso. Non più di 200 a settimana. Ama ha inviato la sua decisione alle agenzie e ai centri servizi funebri con un comunicato che prende spunto dallo “stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili per il rischio di contagio da Covid 19” e soprattutto dal “perdurare del forte incremento di mortalità registrato già da diverse settimane nella città di Roma”. Un aumento che “ha comportato nel mese di novembre un numero di denunce di morte pari a 3.940, con un aumento rispetto al novembre 2019 superiore al 63%, e nei soli primi giorni di dicembre un aumento superiore al 40% rispetto al medesimo periodo 2019″. Proprio quello dello “scorso novembre rappresenta il valore massimo mai raggiunto a Roma, superiore anche al valore limite finora registrato nel gennaio 2017 (3.788 decessi)”.