Alla fine di questa pandemia ognuno di noi dovrà riflettere sulle parole che ha detto e su quelle che ha scritto. Perché mai come in questi tempi cupi le parole possono ferire, offendere, intristire. Come quelle scelte da un’agenzia di pompe funebri per pubblicizzare il proprio “prodotto”. “Promozione Covid. Bara in omaggio: te la regaliamo noi!!!”. È apparsa su dei cartelli in diverse zone della città, accompagnata dall’immagine di un guantone da boxe che dà un pugno al coronavirus e dalle scritte “In regalo il cappotto di legno” e “Per pagare e per morire c’è sempre tempo”. C’è tempo anche per scrivere, ma non è detto che sia sempre un bene.
fonte: milano.corriere.it