La famiglia di Sergio Zavoli si è voluta ritrovare a distanza di poco più di un mese dalla scomparsa, avvenuta il 4 agosto scorso, con gli amici più cari. Un momento per ricordarlo attraverso i luoghi e le cose che più amava della sua città adottiva proprio nel giorno in cui avrebbe compiuto il novantasettesimo anno.
A ricordarlo la composizione di un abbeveratoio preveniente dalla sua residenza romana di Monte Porzio Catone, a cui si affianca, oltre alla foto retta da una stele, una lapide su cui, tratto dal suo libro di poesie “La parte in ombra”, è inciso: “Ombra mia, ti allontani leggera come un’eco, ti liberi, svanisci, lo sento che ti perdo. Ora mi vestirò dei tuoi colori per essere tutt’uno almeno qui dove ci separiamo. Mia sembianza, io sono stato, a volte, la tua ombra, tu non mi sbugiardavi, si stava insieme, lo ricorderai, senza sapere chi dei due era l’altro”.