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Palermo. Un cimitero a “rotoli”.

Leoluca Orlando perde pezzi: lascia l’assessore comunale di Palermo che si occupa del Patrimonio, ma che ha pure la delega ai servizi cimiteriali. E proprio le enormi carenze di questo settore sono la causa delle dimissioni di Roberto D’Agostino, travolto dalle polemiche e dalle critiche per via delle 500 salme che da mesi sono in attesa di essere seppellite al cimitero di Santa Maria dei Rotoli. Una situazione che aveva provocato uno scandalo nazionale, per via della contemporanea presenza di 480 bare nei depositi, ma anche sotto tendoni improvvisati, dentro gli uffici. Accatastate una sull’altra.
Tra l’altro la disastrosa alluvione che ha colpito la città mercoledì, proprio nel giorno del “Festino” per la patrona Santa Rosalia, ha ulteriormente aggravato la situazione: alcune bare sono state riprese mentre galleggiavano, travolte dalla furia delle acque. In altri casi video amatoriali hanno ritratto gli effetti dell’acqua piovana, che ha coperto per metà alcune delle casse di legno, da cui già emana un odore tremendo.
Orlando si era difeso per il disastro che ha colpito Palermo, con decine e decine di persone intrappolate nelle auto finite nei sottopassaggi allagati e salvatesi a nuoto. Le notizie sulla morte di due persone e sul recupero dei cadaveri, in un primo momento confermate, si sono rivelate fortunatamente infondate. Nessuna vittima, dunque. Ma il dramma di una città sott’ acqua resta.

fonte: dagospia.com

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