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Roma. La prima personale di Isotta Bellomunno. In collaborazione con Taffo.

Dal 27 ottobre lo spazio espositivo romano Casa Vuota presenta la prima personale di Isotta Bellomunno. Casa Vuota è uno di quei luoghi che a Roma non ti aspetti: una grande casa lasciata esattamente com’è stata comprata con la carta da paratati sgualcita e i segni dei quadri dei precedenti proprietari sui muri come presenze fantasmagoriche. Quindi, quando entrate lasciate da parte l’idea di un luogo asettico, anonimo, dalle lunghe pareti bianche e luminose. Pensate invece di entrare in un posto familiare, vissuto, dove parlare di poesia e di arte. Questo è un po’ il clima che si respira e che i proprietari hanno voluto ricreare. “Il nostro ultimo progetto espositivo, realizzato in collaborazione con l’ormai popolarissima impresa di pompe funebri Taffo Funeral Services, sarà inaugurato il prossimo 27 ottobre e si chiamerà “Da consumarsi preferibilmente entro”; per l’occasione presenteremo la prima personale romana dell’artista napoletana Isotta Bellomunno. Il titolo non è stato scelto a caso. Ogni giorno ci imbattiamo in questa frase scritta sulle confezioni di prodotti alimentari. È un’avvertenza, un consiglio che ci informa sulla scadenza degli alimenti e ha un rapporto speciale con il lavoro di Isotta. È proprio dal concetto di brevità della vita umana, dalla morte che la poetica di Isotta ha inizio. Con il suo lavoro cerca di esorcizzare questa triste sorte umana e numerosi sono state le serie fotografiche e le performance che ruotano intorno a questa tematica: la bara, il latte materno diventano dei punti cardine. Anche nel ciclo “Io baro” questo elemento viene esorcizzato e diventa ironicamente un oggetto quotidiano: tavolo, divano o vasca. Inoltre saranno anche esposti dei lavori realizzati site specific”. Isotta Bellomunno è un’artista napoletana nata nel 1987, con all’attivo studi all’Accademia di Brera a Milano e un bel cv di mostre e residenze.

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