Centinaia di balene uccise, per di più incinte. È il drammatico bilancio dell’ultima stagione della caccia giapponese nella regione antartica, secondo il report della International Whaling Commission. In tutto sarebbero 333 gli esemplari sterminati dalle baleniere nipponiche, 122 dei quali erano femmine in stato di gravidanza e 114 ancora cuccioli di balenottere minori, la specie che popola le acque del Polo Sud. È lì che ogni anno si scatena la caccia con arpioni e granate esplosive per fare venire a galla le vittime inondando l’oceano di sangue. Un metodo tra l’altro discusso in virtù del fatto che solo il 50-80% degli animali muoiono sul colpo.