Ci sono artisti senza tempo che per la loro grandezza innovativa sono sempre attuali. Per loro il tempo e le mode non hanno alcun valore, conseguono sempre l’ammirazione per il loro genio tra le generazioni che si susseguono. È, certamente, Wolfgang Amadeus Mozart è tra questi. Una vita breve e frenetica la sua: nato a Salisburgo il 27 gennaio del 1756 e morto a Vienna il 5 dicembre 1769, suo padre Leopoldo lo definiva “il miracolo che Dio ha fatto nascere”, se è vero che ad appena 3 anni suonava già il clavicembalo e a 5 componeva musiche come “Andante e allegro” oppure “Minuetto” e da allora, per altri 30 anni della sua vita, compose, come dissero i suoi estimatori, di tutto e sempre in maniera grandiosa. Apprezzato da re e imperatori, da papi e da nobili, ma anche da semplici borghesi, possiamo definire Mozart una vera star ante litteram in vita e un mito irraggiungibile dopo la sua morte. E proprio la sua morte, come la sua vita, è ancora oggi piena di misteri.