Marina Ripa di Meana non voleva morire. L’ha sempre detto, l’ha sempre testimoniato. Marina Ripa di Meana voleva vivere con le sue colazioni al Grand Hotel, i suoi cappellini a forma di ragno, i suoi eccessi, i suoi entusiasmi sgargianti come le sue mise. Sfruttare la sua estrema debolezza per trasformarla da regina della mondanità a regina dell’eutanasia è, dunque, il torto più grande che le si possa fare.