In Spagna le attività funebri sono gravate da una aliquota iva fra le più alte in Europa, seconda solo a quella applicata in Grecia. Così Panacef, l’Associazione Nazionale dei Servizi Funebri, sta dialogando con il Governo per risolvere un problema che affligge le famiglie colpite da un lutto.
“Da quattro anni chiediamo l’abbattimento dell’iva su un servizio essenziale e indispensabile“, sostiene Juan Vicente Sánchez-Araña, presidente di Panasef. “Dal tributo lo Stato ricava ogni anno circa 300 milioni di euro, ma dobbiamo evidenziare alcune situazioni che ci appaiono ingiuste e a danno dei cittadini: il trasporto passeggeri, così come le tariffe alberghiere, sono soggetti ad una aliquota iva del 10% contro il 21% del trasporto funebre o della sosta in obitorio; allo stesso modo le spese mediche, normalmente esenti, vengono gravate del 21% se svolte in una Casa Funeraria. Negli altri Paesi europei le aliquote sono inferiori (Francia e Austria 20%, Germania 19%, Malta 18%) o addirittura inesistenti (Italia, Portogallo, Regno Unito, Irlanda). É una questione che, se non risolta, affronteremo pubblicamente con il contributo dei tanti operatori che saranno presenti a Funermostra, in programma a Valencia dal 24 al 26 maggio 2017“.
Il comparto funerario spagnolo rivendica una riduzione dell’aliquota iva.
11 Gennaio 2017, 12:19
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