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Manfredonia. I luoghi che aiutano a parlare della morte.

É difficile parlar della morte con i bambini, mi si dice. Forse non è così. Essi non hanno ancora imparato a fingere e a ignorare che tutti dobbiamo morire. Non lo sanno e imparano. Posti davanti alla morte ne avvertono la presenza e non sono abituati a mettere da parte il pensiero, come fanno gli adulti che provano a volte fastidio se se ne parla. Ho incontrato spesso persone (anche amministratori pubblici e insegnanti) che non sono mai andati al cimitero e se ne vantano. Ci sono dei posti che aiutano a parlare della morte: gli ipogei Capparelli, e anche quelli della pineta o nei pressi della Chiesa di Siponto. I luoghi dei disastri naturali ci ricordano che anche la morte collettiva è fatta, in realtà, di morti individuali e che “la morte sono i morti”. Due studiosi italiani, docenti di letteratura italiana e classica negli Usa, hanno raccontato una interessante esperienza a Pompei con i bambini, che fanno mille domande e scoprono le questioni essenziali. Poi ci sono i luoghi della memoria, i monumenti, le vie. Non si tratta di rassicurare, ma dire semplicemente come stanno le cose.

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