Tradizionalmente, il lutto in Italia viene vissuto attraverso funerali e cerimonie funebri, spesso celebrate in chiesa, in un’atmosfera di raccoglimento e silenzio.
Tuttavia, emergono oggi nuovi modi per affrontare il distacco dalle persone care che lasciano questa Terra. Nuovi rituali che guardano al significato profondo della vita vissuta e alla personalità unica del defunto. “Hashi Rituals”, questo il nome dell’agenzia che organizza riti funebri su misura, propone un approccio completamente diverso, eventi in cui il lutto viene rielaborato attraverso serate di karaoke, falò sotto le stelle, o addirittura party ispirati ai momenti più significativi della vita di chi non c’è più.
L’idea di “Hashi Rituals” nasce (quasi) per caso. Nel 2022 Cristina Manfredi, giornalista, e Marco Ramon, organizzatore di eventi di lusso, decidono di onorare la scomparsa dell’attrice-cantante Olivia Newton John, organizzando una “Grease Night” in suo onore.
Da questa serata è nata la scintilla per un progetto più grande: “Perché non trasformare il ricordo dei nostri cari in una celebrazione più personale e meno fredda?” Unendo le loro competenze nel campo della moda e degli eventi, insieme alla socia Alessandra Lucchini, hanno lanciato Hashi Rituals, un’agenzia specializzata in “Funeral Party”, dove il lutto è vissuto in modo intimo e creativo.
Gli eventi funebri di “Hashi Rituals” sono pensati per chi desidera celebrare la vita piuttosto che soffermarsi unicamente sul dolore della perdita. “Quando qualcuno muore, lasciamo spesso che la routine del funerale prenda il sopravvento su ciò che rendeva speciale quella persona,” racconta Cristina. “I nostri eventi, invece, cercano di raccontare la storia unica del defunto.”
Il team di “Hashi Rituals” lavora partendo dai ricordi condivisi dai familiari e dagli amici. La personalizzazione è alla base dei servizi offerti da Hashi Rituals. Prima di organizzare qualsiasi evento, il team si dedica alla conoscenza del defunto attraverso i dettagli di una vita vissuta raccontati dalle persone care: i gusti musicali, le passioni e i momenti memorabili. “Vogliamo creare un’esperienza che rifletta davvero chi era il nostro cliente, un evento che onori non solo la loro vita, ma anche i legami che lasciano”, afferma Alessandra Lucchini.
Una domanda frequente che i fondatori ricevono è cosa abbiano in comune il mondo della moda e quello del lutto: “In realtà, molto,” spiega Marco Ramon: “La moda, con le sue sfilate e i suoi show, ci ha insegnato come creare atmosfere che emozionino e facciano riflettere.”
I fondatori di Hashi Rituals, abituati a eventi che celebrano la creatività e la bellezza, hanno voluto applicare la stessa attenzione ai dettagli e alla narrazione in un contesto più intimo e spirituale. “Così come una sfilata racconta una storia, anche un funeral party può diventare un racconto personale, dove ogni gesto e ogni elemento ricorda chi abbiamo perso,” aggiunge Cristina.
I funeral party di Hashi Rituals, quindi, non solo celebrano una vita, ma cercano di trasmettere un messaggio più profondo sul significato della morte come parte naturale della vita. Ogni evento diventa una cerimonia in cui il ricordo viene trasformato in qualcosa di tangibile, in grado di offrire conforto a chi rimane.
In un’epoca in cui la morte è spesso un argomento evitato e temuto, Hashi Rituals offre un nuovo modo per confrontarsi con il dolore, permettendo di trasformarlo in un momento di rinascita e connessione.
Come spiega Cristina: “Abbiamo bisogno di ritrovare quel barlume di luce che segue la notte più scura. Attraverso i funeral party vogliamo dare ai nostri clienti uno spazio in cui il dolore possa essere vissuto pienamente, ma dove ci sia anche spazio per un sorriso, per un ricordo felice, per un abbraccio.”
I funeral party rappresentano una nuova visione, non solo di come affrontare il lutto, ma di come celebrare l’eredità di chi non c’è più. Invece di nascondersi dietro alle convenzioni, Hashi Rituals apre una porta verso una modalità più umana, intima e autentica di vivere il distacco.
Hashi Rituals rappresenta una piccola rivoluzione nel modo di concepire il lutto in Italia, portando una visione che mescola tradizione e innovazione.
Per molti, questa nuova modalità potrà rappresentare un’alternativa alle esequie religiose, spesso vissute con disagio e distacco, e offre un’alternativa che rispetta profondamente la personalità del defunto e il legame con i suoi cari.